Spesso i pazienti si trovano ad affrontare la decisione di sottoporsi a interventi odontoiatrici molto invasivi per risolvere problemi legati alla perdita dei denti.
È importante comprendere che non esistono soluzioni miracolose per far ricrescere l’osso e che le nuove biotecnologie, come le proteine morfogenetiche e i fattori di crescita ricombinati, non sono ancora una realtà consolidata in ambito clinico. Questi trattamenti potrebbero non essere registrati in Italia o in Europa e avere indicazioni limitate negli Stati Uniti. Quindi, è fondamentale diffidare di chi promette miracoli.

In realtà, se esistesse una soluzione miracolosa, le aziende farmaceutiche la offrirebbero a tutti, invece di concentrarsi su costose ricerche per fornire a un solo professionista. Nel mondo reale, non esistono bacchette magiche.
Tuttavia, è vero che le nuove biotecnologie stanno emergendo e stanno cambiando il panorama delle ricostruzioni ossee perimplantari, rendendo possibile abbandonare i prelievi ossei per trattare deficit dovuti alla perdita dei denti per cause come parodontite, carie, traumi o processi neoplastici.
Con il passare del tempo, ci aspettiamo che i biomateriali diventino sempre più affidabili e le loro applicazioni più definite. L’implantologia e la chirurgia dentale in generale continueranno a evolversi nei prossimi anni.

Scelte basate sulla ricerca scientifica
Allo stato attuale delle conoscenze, è essenziale che il professionista selezioni protocolli terapeutici basati su solide evidenze scientifiche, con risultati positivi a lungo termine, spesso superiori ai 10 anni.
Ad esempio, per quanto riguarda l’elevazione del seno mascellare, una tecnica chirurgica ampiamente utilizzata in implantologia, la ricerca scientifica ha dimostrato che i biomateriali rappresentano una valida alternativa ai prelievi ossei per ricostruire l’osso dell’arcata superiore a livello dei premolari e dei molari.

Personalizzazione del trattamento
Esiste un approccio pericoloso che prevede l’estrazione dei denti per l’installazione di quattro impianti, evitando qualsiasi tipo di ricostruzione ossea. Questo permette al paziente di ottenere una dentatura fissa immediata, sfruttando l’osso solo per gli incisivi e i canini. Questo metodo può essere appropriato in determinate circostanze, ma è fondamentale che il medico personalizzi il piano di trattamento in base alle esigenze specifiche del paziente, riducendo al minimo l’invasività quando possibile. In medicina e odontoiatria, non esiste una soluzione universale per tutti.

Messaggi promozionali e marketing
È importante riconoscere che molti messaggi promozionali sono allettanti ma possono essere fuorvianti. Ad esempio la promessa di uscire dall’ambulatorio odontoiatrico con denti fissi e perfetti in sole quattro ore è spesso un messaggio di marketing, non necessariamente basato su fondamenta etiche e professionali.

La vera missione degli odontoiatri è curare i denti, non estrarli per mettere impianti.

La prevenzione è la chiave
È essenziale comprendere che anche gli impianti possono essere soggetti a problemi, come la parodontite perimplantare. Le cause e i fattori di rischio sono simili a quelli che possono colpire i denti naturali. La prevenzione attraverso un’attenta igiene orale e visite periodiche dall’odontoiatra rimangono la chiave per mantenere una bocca sana e prevenire futuri problemi.

La decisione di sottoporsi a un intervento invasivo per ricostruire le ossa o per affrontare problemi dentali deve essere basata su una valutazione accurata e personalizzata del caso, con l’obiettivo di preservare e migliorare la salute dei denti e delle ossa mascellari. Consultare un professionista qualificato con competenze specifiche relativamente alle procedure più complesse e fidarsi delle soluzioni basate sulla ricerca scientifica è fondamentale per ottenere risultati a lungo termine.

 

Autori:

Prof. Luca Francetti, Professore Ordinario, Direttore Clinica Odontoiatrica

Prof. Tiziano Testori, Professore a contratto Corso di Laurea in Odontoiatria e Protesi Dentaria

Adjunct Clinical Associate Professor, Department of Periodontics and Oral Medicine, University of Michigan, School of Dentistry (Ann Arbor, MI)

 

Università degli Studi di Milano

Clinica Odontoiatrica – Smart Dental Clinic

IRCCS Ospedale Galeazzi – Sant’Ambrogio