La bocca è sede di batteri, ma perché alcuni generano alitosi?
Lo chiediamo a Silvio Abati, Professore Associato di Malattie Odontostomatologiche all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano.
L’alitosi, cioè l’alito cattivo, è un disturbo molto fastidioso e frequente che ha enormi implicazioni per la sfera emotiva di chi ne è affetto.
Contrariamente a quanto si ritiene di solito, la ricerca scientifica dei recenti anni ha dimostrato che le cause di questo disturbo originano prevalentemente nella bocca: l’alitosi è infatti provocata nella maggior parte dei casi dalla presenza nel cavo orale di batteri in grado di metabolizzare residui alimentari e cellulari producendo sostanze volatili contenenti zolfo (i cosiddetti VSC), che sono i principali responsabili dell’odore cattivo dell’alito.
Il digiuno prolungato o il riposo notturno o la bocca troppo asciutta aumentano queste attività metaboliche “alitogene” dei microbi.
Come si formano e come si possono combattere i batteri “cattivi”?
“I microbi maggiormente attivi nella produzione di composti volatili dall’odore cattivo appartengono alle specie cosiddette ‘anaerobie’, e vivono preferibilmente in aree meno esposte al contatto con l’aria: le cripte delle tonsille, la parte più profonda dei solchi tra gengiva e denti, la parte posteriore del dorso della lingua.
E’ proprio in questa sede che la patina della lingua può divenire più spessa per scarsa attenzione all’igiene orale e secchezza patologica della bocca, e accogliere questi microbi che crescono più del dovuto”.
Quali cibi possono incrementare il problema dell’alito cattivo?
“Alcuni cibi, notoriamente ben conosciuti, provocano la comparsa di odore cattivo dell’alito. Sono l’aglio, le cipolle, i porri e alcune crucifere- Il meccanismo, tuttavia, è legato alla loro digestione e al metabolismo.
I cibi, invece, che possono aumentare la produzione di composti dall’odore sgradevole nel cavo orale sono quelli ricchi in proteine, in particolare di origine animale perché contengono zolfo utilizzato dai batteri alitogeni ‘cattivi’ per produrre VSC”.
Come possiamo correre ai ripari? C’è un regime alimentare che può aiutare?
“Le regole principali per controllare l’alito cattivo sono: non fumare, praticare una ottima igiene orale (compreso lo spazzolamento delicato della lingua), prestare attenzione ai cibi alitogeni (aglio, cipolle, porri, spezie forti), non saltare i pasti rimanendo a digiuno per troppo tempo, bere adeguatamente, prevenire e curare prontamente le malattie di denti e gengive”.
Articolo del Prof. Silvio Abati – Medico Odontoiatra Specialista in Patologie Orali
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