Il paziente deve sempre tener presente che l’igiene domiciliare dei presidi gnatologici è fondamentale così come lo è per qualsiasi altra struttura riabilitativa come apparecchi ortodontici e/o protesi.

Le placche occlusali sono di resina, materiale studiato specificamente per rimanere in ambiente umido come la bocca.

Quindi un primo consiglio, nel caso fosse necessario lasciare la placca fuori dalla bocca per molte ore, è quello di continuare a tenerla umida, ad esempio avvolta in un telino bagnato, inserita nella sua scatola e messa nel frigorifero di casa nel porta verdure oppure immersa in acqua in un comodo recipiente.

Per quanto riguarda la pulizia, che deve essere giornaliera, sarà bene utilizzare mezzi non aggressivi perché questi potrebbero ledere o incidere la superficie del bite con la formazione di solchi o asperità poi difficilissime da detergere.

Consigliamo quindi usare uno spazzolino con le setole ultrasoft e un detergente sgrassante non aggressivo, ad esempio dentifricio, sapone di marsiglia in pezzi.

Mai immergere la placca in liquidi come amuchina, anticalcare e similari.

Mai bollire e/o inserire la placca in lavapiatti.

Se si vorrà intervenire per rimuovere gli inevitabili depositi di calcare sarà sufficiente, prima del lavaggio quotidiano, lasciare il bite una mezzoretta in una soluzione contenente il 50% di acqua ed il 50% di aceto bianco, mai usare aceto rosso perché colorerebbe indelebilmente la placca.


Autore: Dott.Tullio Toti

Professore a contratto a.a. 2020/21 di Gnatologia presso il Corso di Laurea Magistrale in Odontoiatria e Protesi Dentaria – Università Vita-Salute San Raffaele (Mi)