La parodontite, conosciuta anche con il termine piorrea, determina la progressiva distruzione dell’osso e dei tessuti che circondano i denti nel nostro cavo orale. Importantissimo è, prima di procedere con qualsiasi trattamento, ricevere un’attenta diagnosi. 

Dopo un’accurata diagnosi, si può procede a definire il piano di trattamento, che di solito prevede una fase di terapia non chirurgica in cui vengono eseguite le sedute di detartrasi e levigatura finalizzate a rimuovere tutto il tartaro ed i contaminanti dalle superfici radicolaro. Purtroppo non sempre il trattamento parodontale non chirurgico è sufficiente: nel caso di perdita ossea avanzata o di anatomie complesse delle radici dei denti può essere indicato il ricorso alla chirurgia parodontale.

Esistono diversi tipi di danni ossei causati dalla parodontite: questi vanno valutati a seconda della loro morfologia e dell’entità. A seconda del tipo di danno, lo specialista valuta le indicazioni al tipo di intervento, che è finalizzato all’eliminazione dei batteri ed alla riduzione della profondità del difetto, per consentire al paziente le corrette procedure di mantenimento dell’igiene orale a casa.

Chirurgia rigenerativa parodontale

Per ripristinare la quantità di tessuto osseo perso si utilizzano le procedure di chirurgia rigenerativa parodontale, tecnica chirurgica che permette di ricreare un livello adeguato dei tessuti di supporto. Per ricreare l’osso di sostegno di solito si impiegano diversi tipi di biomateriali, che servono da impalcatura e sono poi progressivamente sostituiti da osso del paziente in pochi mesi. Si tratta di interventi di microchirurgia parodontale che vengono eseguiti in anestesia locale; sono poco invasivi, il post-operatorio non presenta difficoltà, può verificarsi un certo gonfiore che scompare in pochi giorni. 

Questi tipi di interventi sono riconosciuti dalla comunità scientifica e clinica che si interessa di parodontologia come interventi altamente affidabili e che portano al risultato sperato, ovvero ripristinare l’osso perso. Dopo l’intervento il paziente rientra in un programma di mantenimento individualizzato con richiami periodici per le visite di controllo e di igiene professionale.

Nonostante l’evoluzione delle tecniche di rigenerazione ed ingegneria tissutale, la prevenzione rimane comunque la miglior cura. 

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Autori:
Prof. Luca Francetti, Professore Ordinario, Direttore Clinica Odontoiatrica
Prof. Tiziano Testori, Professore a contratto Corso di Laurea in Odontoiatria e Protesi Dentaria
Adjunct Clinical Associate Professor, Department of Periodontics and Oral Medicine, University of Michigan, School of Dentistry (Ann Arbor, MI)

Università degli Studi di Milano
Clinica Odontoiatrica – Smart Dental Clinic
IRCCS Ospedale Galeazzi – Sant’Ambrogio