Chi ha il diabete ha un malfunzionamento dei globuli bianchi e una conseguente risposta immunitaria alterata agli attacchi degli agenti patogeni (batteri, virus, funghi e spore)

Aumenta il rischio di malattia parodontale e all’inverso i soggetti che hanno malattia parodontale devono monitorare con attenzione i valori glicemici poiché la malattia parodontale influisce sulla progressione del diabete e addirittura nello sviluppo sui soggetti sani. Inoltre la parodontite comporta un peggior controllo glicemico e contribuisce all’insulino-resistenza.

• L’ipertensione è uno dei principali fattori di rischio per le principali malattie cardiovascolari.
• Lo stress ossidativo, la disfunzione endoteliali, quindi l’infiammazione, sono le componenti critiche nello sviluppo dell’ipertensione.
• La parodontite, un’infiammazione cronica di basso grado del tessuto gengivale è stata collegata alla disfunzione endoteliale con aumento della pressione sanguigna e aumento del rischio di mortalità.

• La malattia renale cronica (CKD) è diventata un problema di salute pubblica in tutto il mondo.
• Si stima che quasi il 90% dei pazienti con insufficienza renale cronica manifesti alcuni sintomi della malattia orale.
• Con i progressi delle cure mediche, i pazienti con insufficienza renale cronica vivono più a lungo e richiedono cure orali.
• La malattia renale cronica è spesso accompagnata da disturbi del metabolismo minerale che sono classificati come la propria entità clinica nota come minerale CKD e disturbo osseo (CKD-MBD).

• L’aspirazione di batteri oro faringei patogeni compresi quelli parodontali può provocare la polmonite soprattutto nei pazienti ospedalizzati e negli anziani e può influenzare negativamente il decorso delle patologie polmonari croniche ostruttive e ci sono evidenze che l’igiene orale professionale e un buon mantenimento domiciliare può aiutare a prevenire la polmonite da aspirazione nelle categorie ad alto rischio.

• Le cattive condizioni di salute della bocca sono associate a un rischio maggiore del 75% di carcinoma epatocellulare, il tumore epatico più comune. Lo indicano i risultati di uno studio condotto dai ricercatori della Queen’s  University di Belfast.
• Nel corso della ricerca, gli esperti hanno monitorato per parecchi anni quasi 469 mila persone nel Regno Unito, controllando vari parametri di salute del cavo orale, tra cui il sanguinamento gengivale e la perdita dei denti. Hanno annotato, inoltre, tutti i casi di tumore del tratto digerente diagnosticati durante il periodo di follow up, come il cancro del colon o del fegato.
• I dati raccolti hanno permesso di individuare un’associazione tra la scarsa salute del cavo orale e il rischio di sviluppare un carcinoma epatocellulare. Inoltre, la mucosite orale è un effetto collaterale della chemioterapia, della radioterapia della testa e del collo e della terapia mirata, che colpisce oltre il 75% dei pazienti ad alto rischio.
• L’ulcerazione può portare a forti dolori e difficoltà nel mangiare e bere, che possono richiedere analgesici oppiacei, ospedalizzazione e nutrizione supplementare. Queste complicazioni possono interrompere la terapia oncologica, che può ridurre la sopravvivenza.
• C’è anche un rischio di morte per sepsi se gli agenti patogeni entrano nelle ulcere dei pazienti immunocompromessi.

• La pandemia COVID-19 sta certamente condizionando la strategia di trattamento di un disturbo complesso come l’artrite reumatoide (RA), il cui rischio infettivo è aumentato rispetto alla popolazione generale a causa di una compromissione complessiva del sistema immunitario tipica delle malattie autoimmuni combinata con l’effetto iatrogeno generato dai corticosteroidi e dai farmaci immunosoppressori.
• L’artrite reumatoide (RA) è una malattia autoimmune di eziologia sconosciuta caratterizzata da danni immunomediata delle articolazioni sinoviali e anticorpi contro gli antigeni citrullinati. La malattia parodontale, una malattia infiammatoria batterica indotta dal parodonto, è comunemente osservata nella RA e ha implicato agenti patogeni parodontali come potenziali scatenanti della malattia. In particolare, Porphyromonas gingivalis e Aggregatibacter actinomycetemcomitans hanno guadagnato interesse come candidati microbici coinvolti nella patogenesi della RA inducendo la produzione di antigeni citrullinati.